Foto di Sandra Perez

Qualche giorno fa abbiamo brindato all’arrivo del 2022 e con il nuovo inizio aumentano anche voglia e motivazione di migliorare la nostra vita quotidiana, prenderci più cura di noi, dedicarci più riposo e attenzioni, intraprendere nuove attività o fare piccoli cambiamenti a favore del nostro benessere fisico e mentale.

Ecco perché questo è il momento ideale per aggiungere alla tua lista di buoni propositi per il nuovo anno un obiettivo in più.

Dal nucleo familiare al posto di lavoro, dal supermercato ai post sui social, i contesti nei quali interagiamo con persone di una generazione diversa dalla nostra sono infiniti; e così i conflitti e le incomprensioni che ne possono derivare.

Stereotipi, pregiudizi, vissuti diversi e background culturali lontani spesso ostacolano- da entrambi i lati- una comunicazione chiara, gentile, efficace o la comprensione reciproca, creando ripercussioni sulla persona e sulle sfere sociali nelle quali questa si muove (famiglia, lavoro, comunità locale, comunità internazionale).

Ispirati dalla realtà che viviamo ogni giorno presso EduVita, abbiamo pensato di ispirare anche te con un buon proposito alternativo per il 2022: migliorare la qualità della tua vita grazie al benessere intergenerazionale. Infatti, quando il contatto tra generazioni è positivo, si innescano benefici individuali e sociali: sei più contento, rigenerato, ispirato. Vivi le relazioni sociali con più equilibrio e serenità, perché diventi più flessibile, più aperto e scopri ogni momento nuovi mondi. È ciò che osserviamo quotidianamente presso EduVita, durante le attività che coinvolgono generazioni diverse, che dialogano, collaborano, condividono per scoprirsi e comprendersi oltre le apparenze.

Per fare esperienza di questo benessere, occorre un’attitudine di apertura e sensibilità alle differenze tra generazioni, che puoi allenare giorno per giorno nelle situazioni quotidiane della tua vita. Benissimo! Ma come iniziare?

Abbiamo raccolto i consigli e le testimonianze degli educatori di adulti da diversi paesi e di tutte le età- da 25 a 75 anni- con i quali collaboriamo nell’ambito dei progetti internazionali sull’educazione intergenerazionale E-SHAHRAZADAGE:WISEIntergenerational Bridge: Connect to Create, Digital Skills through Family Learìning, E4All:Education for All Ages

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INTERESSE

Coltiva l’interesse per le generazioni diverse dalla tua

Come suggerisce Peter Mazohl  (EBI – European Initiative for Education, Austria) questa è un’attitudine bidirezionale. Gli adulti possono interessarsi alla cultura giovanile, chiedendo “Mi spieghi il mondo di Instagram, per favore?”. Allo stesso scopo, i giovani possono domandare “Cosa avete fatto nel ‘68? Comprendete le nostre motivazioni per la lotta al cambiamento climatico?”. Interrogarsi a vicenda stimola la comprensione e il rispetto reciproci e aiuta a realizzare che esistono punti di contatto tra le generazioni e le differenze non sono così abissali.

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DIALOGO

Cerca il dialogo con persone di generazioni diverse

Gli educatori della Association Culturelle des Jeunes Turcs de Bar le Duc (Francia) osservano che spesso il dialogo tra generazioni diverse, in ambienti come scuola, lavoro, famiglia, si limita a situazioni di conflitto o problemi da risolvere; scarseggiano, invece, le conversazioni naturali e spontanee. Dialogare aiuta a stabilire connessioni, promuove la cooperazione e nutre la fiducia e l’amore reciproci.

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COMUNICAZIONE

Vai oltre le barriere comunicative

Come suggeriscono gli esperti di educazione per adulti di İnovatif Düşünce Derneği (Ankara, Turchia), spesso il gap intergenerazionale è causato da competenze comunicative inadeguate, effetto collaterale degli approcci educativi tradizionali. Quando studenti e studentesse, di qualsiasi età, non trovano nel sistema educativo lo spazio per esprimersi e comunicare in libertà e sicurezza, non hanno l’opportunità di sviluppare gli strumenti per la comunicazione quotidiana. Questo crea barriere, individuali e interpersonali. Con strumenti migliori e competenze più adeguate, a partire dagli ambienti educativi, possiamo andare oltre ogni barriera comunicativa.

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LINGUA E PAROLE

Osserva la lingua che usi e cerca un linguaggio comune

Le barriere comunicative sono spesso anche barriere socio-linguistiche. Come ci fa notare Filomena (educatrice di adulti e divulgatrice linguistica di @diariodiunalinguista) ogni generazione parla una sua lingua, fatta di parole, espressioni, strutture e formule proprie, frutto di bagagli socio-culturali distinti. Si pensi, ad esempio, alla lingua dei giovani sempre più ricca di parole straniere, importate da Instagram, TikTok, You Tube. Oppure, a tutti quegli adulti italiani che sono dialettofoni e hanno come lingua madre il dialetto, e quindi un universo concettuale peculiare. La consapevolezza di queste differenze linguistiche tra generazioni è il primo fondamentale passo per creare i presupposti per una comunicazione sana ed efficace.

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TOLLERANZA E RISPETTO

Allena la tua mente a tollerare e rispettare ciò che è diverso

La discriminazione di età in Germania è un reato dal 2006, sottolinea Martina Bachmeier, (VHS – Cham, Germania). In una società dove l’età media è in costante aumento, sensibilizzare alla tolleranza e il mutuo rispetto tra generazioni diverse è indispensabile.

E Gerhard Doppler, (Future Balloons – Figueira da Foz, Portogallo) aggiunge che la tolleranza dovrebbe fondarsi sul presupposto che c’è sempre qualcosa da imparare dall’esperienza del diverso. Indipendentemente da età, livello di educazione, colore della pelle, religione, etnia, stato di vaccinazione, l’incontro con l’altro ti permette di imparare qualcosa.

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INTERAZIONE

Crea o cerca opportunità per connetterti con le altre generazioni

Tolleranza, rispetto e comunicazione hanno bisogno di una palestra quotidiana. Quali sono i contesti e le opportunità di interagire con persone di età diversa dalla tua?

Secondo Laima Lapiniene (Third Age University – Utena, Lituania) la famiglia è l’ambiente ideale da cui puoi iniziare. Le relazioni che stabiliamo con i nostri familiari infatti, influenzano il modo di relazionarci con il resto della comunità. Ad esempio, per un giovane che è abituato a comunicare con nonni, zii, genitori e altri parenti non coetanei, sarà più facile entrare in contatto con altre persone più grandi di lui.

Anche Katarzyna Kaczmar (Fundacja Pro Scientia Publica – Wroclaw, Polonia) sostiene che è molto utile cercare questo tipo di interazione prima all’interno della comunità locale, con persone che già si conoscono, se la comunità è piccola. Nelle città più grandi e dispersive, invece, un centro formativo per tutte le età può essere un ottimo modo per iniziare.

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COSTANZA

Pratica il contatto quotidiano

Affinché l’attitudine intergenerazionale diventi un’abitudine occorre costanza. Jacopo Sgrò ( Vulcanicamente NGO – Lecce, Italy) sottolinea che è fondamentale mantenere un contatto quotidiano, sfruttando soprattutto le nuove tecnologie come social media, video chiamate, messaggi sul cellulare. Inoltre, dopo il contatto, è molto utile riflettere sui benefici e le opportunità che ne derivano.

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INTERESSI COMUNI

Scopri passioni, hobby e interessi comuni con persone di età diversa

Una valida motivazione per interagire, è avere interessi comuni, condividere passioni, per divertirsi insieme e imparare reciprocamente.

Secondo Pille Kuus (travel blogger con la passione per il green @planetpille – Estonia) il cibo è un ottimo elemento da cui partire per creare questo terreno comune. Lei stessa ha provato questa esperienza, durante il progetto di volontariato con l’associazione Vulcanicamente, con una studentessa senior di EduVita, che le ha mostrato come cucinare le lasagne tradizionali italiane. Molte delle tradizioni culturali sono trasmesse proprio tramite l’arte culinaria. Quindi mettere da parte Google o i libri di ricette qualche volta, è un’ interessante alternativa per imparare ricette speciali da altre generazioni e in modo alternativo.

Stefanie Gugganig (bit schulungscenter GmbH – Graz, Austria) osserva che trovare interessi comuni favorisce anche l’apprendimento reciproco: ad esempio, i giovani possono guidare gli adulti alla scoperta delle nuove tecnologie, mentre i senior possono svelare e trasmettere le tecniche tradizionali di artigianato. 

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SOLIDARIETÀ

Sii solidale con le sfide altrui

Grazie all’interazione frequente possiamo scoprire che ogni generazione affronta le sue sfide. Ad esempio, per i 65+ un tema molto delicato è quello dell’active ageing. Come evidenzia Maja Radinovič Hajdič (The Third Age University and Multigenerational Centre –  Jesenice, Slovenia) l’active ageing è definito come “aiutare le persone a sentirsi in controllo della propria vita, a qualsiasi età e, quando possibile, includerle attivamente nella vita economica e sociale”. In questo processo, solidarietà e cooperazione tra generazioni sono essenziali, affinché tutti possano sentirsi inclusi e partecipi della comunità anche in seguito a grandi cambiamenti come il pensionamento.

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OBIETTIVI COMUNI

Partecipa ad iniziative intergenerazionali nella tua comunità

Oltre alle modalità più informali e spontanee, è utile prendere parte anche a iniziative per tutte le età organizzate da educatori e facilitatori esperti, all’interno della comunità.

Come afferma Agnieszka Dadak (Foundation of Alternative Educational Initiatives, Bielsko-Biała, Poland), giovani e adulti hanno bisogno di uno spazio tranquillo, in cui possano sentirsi a proprio agio per interagire in maniera costruttiva. Quindi spesso c’è bisogno di un moderatore esperto che supporti lo scambio di opinioni e visioni, sciolga le incomprensioni e aiuti a identificare gli obiettivi comuni. Perché in fondo siamo convinti di essere così diversi, distanti, ma abbiamo a cuore le stesse cose.

Certi che questo decalogo intergenerazionale ti offrirà spunti, riflessioni e ispirazioni per un anno migliore, ti auguriamo un felice 2022!

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Articolo a cura di Filomena Locantore – copywriter creativa